Rajasthan è un richiamo alla femminilità più nomade e struggente, la danza ipnotica dell’eterno desiderio, una poesia gitana e selvaggia cui fanno da sfondo le città dei Marajà, colorate come pietre preziose, eterne come il respiro della terra e l’energia del deserto.
Una fragranza poetica e suadente che suggerisce un presagio impaziente, un aroma freschissimo di limone primo fiore, unito alla dolcezza tenace della rosa damascena e al languore della mimosa.
La sensualità sapiente dell’ambra e del muschio bianco ravvivata dalla puntura acuta del pepe rosa, lascia gradualmente il posto alle delicate note di labdano per poi scivolare nella magnificenza dell’acacia farnesiana.
Un profumo che è come la promessa di un’altra estate, racchiusa in corolle gialle, vellutate come il talco e dolci come il miele.
Un distillato raro e prezioso contenuto in un flacone smaltato dai colori luminosi dove le foglie sinuose del motivo paisley delineano accenti aperti e cosmopoliti quasi ad esprimere la grazia senza tempo di un sari che si muove tra metropoli che vanno veloci come la Shining India di oggi, irresistibile come sempre, modernissima come non mai.